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Nel mondo accademico, come in altri contesti formativi, l'adozione del modello dell'inclusione è l'imperativo del ventunesimo secolo, secondo i recenti pronunciamenti dei principali organismi mondiali (ONU, Convenzione sui diritti delle persone con disabilità del 2006; Agenda 2030 del 2015) ed europei (Programma UE 2010-2020). Attorno al binomio università-disabilità si è formata una comunità intellettuale internazionale che, consapevole delle difficoltà e degli ostacoli che rallentano il processo di non discriminazione, perfeziona reti e approcci interdisciplinari nelle politiche e nelle pratiche: il processo inclusivo non è estraneo a ostacoli, in relazione alle culture e alle scelte dei diversi paesi. L'Italia partecipa a questo cammino investendo risorse in molte direzioni: erogazione di servizi/strumenti a supporto; personalizzazione dei piani di studio; individuazione di un docente, delegato del Rettore, per il coordinamento delle iniziative su accessibilità e inclusione. La Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per le Disabilità (CNUDD) è riferimento essenziale per il confronto tra politiche e pratiche su scala nazionale. In collaborazione con gli atenei piemontesi - Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino e Università del Piemonte Orientale - ha inteso favorire il dibattito sul ruolo che l'alta formazione svolge a sostegno del progetto di vita e dell'avviamento al lavoro per i giovani adulti con disabilità. Questo volume raccoglie riflessioni ed esperienze strategiche di studiosi del settore: le politiche universitarie per l'inclusione, il protagonismo di studenti con disabilità, il tutorato tra pari e la mobilità studentesca, l'Universal Design for Learning e l'insieme di tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Introducono le sezioni alcuni esperti internazionali: Serge Ebersold, Dominique Archambault, Hervé Benoit, Sheila Riddel con Elisabet Weedon, Jutta Treviranus. Apre la raccolta di saggi Andrea Canevaro, decano degli studi italiani sulla Pedagogia Speciale.